Perchè è utile la compressione di un video e quali regole seguire per le riprese?

I file video possono essere enormi.

La compressione li rende più leggeri da salvare, inviare e condividere sui social media, per questo è utile per una serie di motivi. Primo fra tutti la possibilità di caricarli e scaricarli velocemente online; la compressione, infatti, ridurrà le dimensioni del file e renderà questo processo più semplice, soprattutto per i social media. Inoltre, se il video verrà guardato su un dispositivo con spazio di archiviazione limitato, la compressione aiuterà a risparmiare spazio. Infine, se si vogliono inviare video via email o sui social network, la compressione permetterà di rispettare i limiti delle dimensioni dei file.

Come funziona la compressione video?

Il video che si sta riprendendo è probabilmente già compresso. A meno che non si stia facendo un video con una cinepresa professionale, la maggior parte dei dispositivi come smartphone, fotocamere DSLR (Digital single-lens reflex) o videocamere, comprimono il video mentre lo riprendono, utilizzando un software chiamato codec.

I codec possono essere "lossy" (con perdita di dati) o "lossless" (senza perdita di dati).

Ad esempio, YouTube utilizza il codec lossless H.264. Il codec acquisisce ciascun fotogramma di un video e lo divide in una griglia. Quindi confronta le griglie. Se le informazioni nella griglia non sono cambiate, tali quadrati non vengono caricati durante la riproduzione, nei formati senza perdita di dati o scartati interamente con formati con perdita.

Le informazioni perse durante il processo di compressione possono dare come risultato un video con dimensioni molto ridotte, ma con una perdita di qualità. Come regola generale, i dispositivi moderni eseguiranno le riprese utilizzando un codec lossless e ti permetteranno di decidere se comprimerlo ulteriormente durante le riprese e le modifiche.

Semplificare l'encoding durante le riprese

Per facilitare l’encoding, prima di iniziare le riprese di un video, bisogna seguire determinati passaggi, eccone alcuni:

1) Scattare in luoghi con molta luce, in particolare quella diretta del sole. Più è luminoso il video, più informazioni saranno necessarie per il codec. Se possibile, sono da evitare ombre e sfumature sottili di colori scuri;

2) Dove verrà visto il video? Se su uno schermo piatto, si dovrà scegliere la risoluzione a 1080p. Se converrà ridurre il file video alla dimensione più piccola possibile, le riprese andranno fatte con un codec lossy, così da risparmiare tempo nel rendering e ridurre così il rischio di errori;

3) Usare un semplice programma di editing per tagliare il video solo nelle parti più rilevanti.

Il video encoding Tangram

IES Italia ha ideato Tangram per la codifica e la trasmissione di video, una piattaforma digitale che si avvale dell’utilizzo della tecnologia Blockchain, vera novità in questo genere di servizio. Il network peer-to-peer che elabora le task può lavorare su un numero esteso di nodi senza la necessità di nuove configurazioni manuali. Grazie alla Blockchain viene inoltre garantita la tracciabilità di tutto il lavoro all’interno della rete, il controllo della qualità e la protezione del copyright del cliente. La distribuzione del lavoro su nodi pubblici permette l’abbattimento delle spese per l’infrastruttura, portando a costi minori per usufruire del servizio e un consistente miglioramento in termini di velocità.

Tangram è stato possibile grazie alla Blockchain, una tecnologia sicura, che non è una tendenza, è il futuro. Questa sofisticata tecnologia si è già rivelata molto versatile e ha il potenziale per generare un cambiamento profondo e positivo in diversi ambiti del mercato digitale. Il team di IES Italia è solo all’inizio dell’affascinante viaggio di esplorazione dei suoi infiniti campi di applicazione. Stay tuned!

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By IES Team