Tac hackerate e diagnosi falsate: l'esito dello studio dei ricercatori israeliani

Uno studio condotto da ricercatori israeliani del Centro di Sicurezza informatica dell’Università Ben Gurion, ha portato ad una incredibile scoperta: i malware inseriti all’interno del software dell’apparecchio utilizzato per effettuare la Tac ai pazienti, possono falsare gli esiti dell’esame diagnostico.
Tradotto, la scansione di una Tac al polmone può mettere in evidenza noduli cancerosi che, nella realtà, non esistono.

Inquietante, no?

L’obiettivo di questo studio è stato, fin dall’inizio, dimostrare come, non solo la rete ospedaliera sia in costante pericolo, ma anche tutti i dispositivi diagnostici, compresi quelli all'apparenza più sofisticati.

I malware inseriti all’interno dei dispositivi utilizzati per effettuare la Tac o la risonanza magnetica, infatti, sono in grado di aggiungere masse maligne, prima che gli esiti vengano analizzati dai radiologi.
Lo studio si è focalizzato, in una prima fase, sulle scansioni del tumore polmonare, ma i ricercatori hanno assicurato che avrebbe funzionato anche per tumori cerebrali, malattie cardiache, lesioni spinali e fratture ossee.

Senza scendere nei dettagli, è chiaro che la ricerca voglia stigmatizzare il problema della cybersecurity all’interno della rete informatica ospedaliera. Vi è, infatti, una presunzione di fondo ai piani alti degli ospedali, secondo la quale la rete interna sia - non si capisce per quale bizzarro motivo -  “in una botte di ferro”, cioè inattaccabile. Niente di più falso. La verità, invece, è che, le vulnerabilità sono tante e che, a rischio, non sia solo il buon funzionamento di tutti gli apparecchi medicali, ma la salute stessa delle persone.

Quanti problemi creerebbero, infatti, diagnosi sbagliate? In gioco è la vita stessa dei pazienti. Per non parlare dell'enorme danno d'immagine per l'ospedale, a causa di un errore medico di tale portata, con conseguenti implicazioni in ambito penale.

Occorre a questo punto non sottovalutare più il problema, anzi, prendere coscienza del perché la sicurezza informatica ospedaliera debba essere la priorità del bilancio di ogni struttura efficiente, per quello che, da qui a pochi anni, diventerà “il problema”.
A rischio, infatti, è il buon funzionamento dell’ospedale, quindi la sua stessa esistenza.

Munirsi di un efficace sistema di protezione della rete informatica interna è, al momento, l’investimento indispensabile per contrastare gli attacchi hacker.

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La nostra visione è che la tecnologia debba sempre migliorare la vita delle persone e non peggiorarla con diagnosi errate che potrebbero distruggere l’esistenza stessa di un individuo.

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By IES Team