Le nostre case come il Grande Fratello, sempre potenzialmente spiate. Cosa fare?

Avete presente il Grande Fratello? Il reality show in cui i partecipanti vivono rinchiusi all'interno di una grande casa, spiati 24 ore su 24 da numerose telecamere che li possono seguire in qualunque punto si trovino?

Ecco, quante volte, guardando le prime edizioni, andate in onda ormai più di 20 anni fa, abbiamo pensato come sarebbe stato terribile un mondo in cui tutti saremmo stati sempre sotto osservazione, qualunque cosa avremmo fatto?

Siamo nel 2019 e quel mondo è arrivato. Lo spartiacque è stato, senza dubbio, l’attacco terroristico alle Torri Gemelle avvenuto l’11 settembre 2001 a New York. Da quel momento, infatti, niente è stato più come prima.

Per garantire la sicurezza della popolazione mondiale e contrastare il terrorismo internazionale, le città sono state riempite di telecamere, i luoghi pubblici monitorati da agenti in divisa e in borghese e, soprattutto, la rete informatica ha iniziato a tracciare i movimenti virtuali di ogni singolo individuo.

Il risultato è che la privacy come la conoscevamo prima non esiste più.

L’abbiamo sacrificata per aver più sicurezza; questo, se da un lato ci fa vivere più tranquilli, dall’altro ci inquieta, perché le nostre vite sono costantemente sotto controllo.

Nessun luogo è privo di un sofisticato sistema di monitoraggio, soprattutto da quando tutti siamo entrati in possesso di uno smartphone.

Pensate che in casa nessuno vi controlli?

Vi sbagliate! Quando navigate sul web ogni pagina visitata o dato inserito al suo interno rimarrà registrato per sempre nei server dei motori di ricerca della Silicon Valley. Questo garantisce la nostra sicurezza?

Ben venga, ma non è tutto così semplice...

Ogni azione ha il suo rovescio della medaglia e allora, ecco arrivare i criminali informatici o hacker, pronti ad approfittare della situazione per inserirsi all’interno della nostra rete domestica e rubarci le nostre vite. Cartelle di foto, documenti e coordinate bancarie in costante pericolo, ma non solo. Anche la nostra intimità.

Gli schermi di tv, Pc, tablet e smartphone sono potenzialmente telecamere - sempre accese - pronte a spiarci e rubarci i momenti di vita privata.

Questa situazione ha dei risvolti davvero inquietanti...

In America, per esempio, sono stati registrati numerosi casi di hackeraggio ai Baby monitor, i dispositivi per il controllo da remoto dei neonati. In un caso specifico, due genitori sono stati contattati da un uomo che, attraverso l’oggetto, minacciava di rapire il loro figlio dopo averlo spiato per giorni.

Una storia che sembra uscita dal peggior film dell’orrore.

Dobbiamo proteggerci.

La situazione che si prospetta è questa: un futuro digitale sempre più complesso e potenzialmente molto pericoloso.

Il costante aumento della popolazione mondiale che avrà accesso a internet, la nascita di abitazioni sempre più tecnologiche e l’incremento dei dispositivi connessi ad essa, genereranno un enorme volume di oggetti da tenere sotto controllo. Va da sé che la rete informatica delle nostre abitazioni debba essere protetta seriamente se non vogliamo scontraci periodicamente con i danni causati dagli attacchi degli hacker.

La soluzione ideale per proteggere la vita domestica da intrusioni digitali è investire in un dispositivo che si comporti come uno scudo, ovvero che monitori costantemente la rete e blocchi gli accessi sconosciuti.

Il team di IVO labs sta sviluppando IVO, un dispositivo che, grazie ad un’app semplice e intuitiva, permette di proteggere la rete internet delle nostre abitazioni e, di conseguenza, la nostra intimità.

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By IES Team