Vivere in una città smart sarà, allo stesso tempo, bellissimo e pericolosissimo

È sotto i nostri occhi: i luoghi in cui viviamo si stanno trasformando velocemente.

Provate per un attimo ad immaginare le città del futuro, come saranno? La attraverseremo con macchine volanti? Saranno un groviglio di scale mobili e ascensori trasparenti che ci trasporteranno velocemente da un livello all’altro? Tutto può essere, ci sono molti progetti di questo tipo in fase di sviluppo... Di sicuro sappiamo qual è la direzione verso cui stiamo andando! Un esempio è Singapore, la città più “smart” del mondo. Qui le auto sono già in rete, l’amministrazione vigila su tutto e invia le multe in caso di infrazioni stradali. Le nostre città non sono tanto lontane da questa rivoluzione. La tecnologia 5G, infatti, moltiplicherà per 10 il modello Singapore.

Si prospetta un mondo sicuramente efficientissimo, ma pericolosissimo.

Procediamo con ordine, in che modo il 5G potenzierà le città del futuro? Partendo dalla viabilità i semafori rileveranno il traffico sull’intera rete stradale e la polizia municipale, con un semplice click, potrà decidere come indirizzarlo. Il trasporto pubblico sarà costituito da mezzi potenziati o modificati a seconda di quanti passeggeri si stanno muovendo e verso quale direzione. Per quanto riguarda i rifiuti urbani, il Comune potrà conoscere la quantità di quelli accumulati per edificio e per quartiere e, quindi, aumentare o diminuire la raccolta. L’erogazione di luce, gas e riscaldamento verrà regolata a seconda della reale necessità. Negli ospedali, invece, ogni paziente avrà un sua cartella clinica digitale che sarà condivisa su tutta la rete sanitaria nazionale. La pubblica sicurezza sarà garantita da sofisticati sistemi di videosorveglianza che, tramite l’utilizzo di droni, consentiranno alla polizia di monitorare situazioni critiche e intervenire immediatamente in modo mirato. Le aziende dotate di sensori e di robot, razionalizzeranno processi produttivi e costi. Le abitazioni saranno sempre più smart, ogni oggetto sarà connesso alla rete e gestito da remoto a colpi di clic.

Tutto potrà essere monitorato in tempo reale.

Sarà una vera rivoluzione. Ma fisicamente in che modo si insedierà il 5G? Il 5G sarà costituito da milioni di chilometri di fibra e migliaia di piccole antenne installate ovunque che connetteranno tutti gli oggetti dotati di sensori, fino a un milione per chilometro quadrato.

Una Babele di dati da gestire e proteggere. 

In un sistema così sofisticato, in cui gli oggetti saranno tutti connessi tra loro, anche un solo attacco potrebbe avere conseguenze molto gravi. Immaginiamo, per un attimo, come sarebbe se i semafori di un intero quartiere venissero hackerati, potrebbe succedere una vera strage. Il problema della sicurezza informatica è reale. Gli hacker potrebbero arrivare al server centrale delle pubbliche amministrazioni, come ai più piccoli, attraverso vulnerabilità, ovvero «porte aperte» nascoste dentro antenne, router e sensori. Le conseguenze di un ingresso potrebbero portare a prendere il comando di un’intera infrastruttura creando disastri… Se si pensa che in Italia, già nel 2018, le denunce di attacchi informatici alla Polizia postale sono aumentate del 318% rispetto all’anno precedente, cosa ci aspetta con l’arrivo del 5G? E soprattutto siamo pronti a schermare questo potenziale mare magnum di attacchi? Bisogna prepararsi e investire ingenti risorse economiche. Ognuno deve fare la sua parte, dai governi fino ai privati.

IES Italia progetta da sempre soluzioni per i problemi quotidiani delle persone, per questo ha ideato insieme all'azienda toscana ntop, IVO, il sistema cybersecurity che protegge dispositivi e oggetti connessi alla rete da minacce esterne, questo per garantire agli utenti una navigazione sicura a casa, a lavoro e a scuola.

Noi crediamo che le innovazioni digitali debbano solo portare benefici alle vite degli esseri umani e non costituire un pericolo; solo così, infatti, l’umanità potrà dire di aver attuato un passo in avanti nella strada del progresso.

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By IES Team